Sono tra i fortunati possessori del PSVR2 sin dal giorno del suo lancio e a distanza di qualche mese, ho deciso di scrivere un articolo per condividere con voi la mia esperienza.
Non mi soffermerò troppo su aspetti tecnici o differenze con altri modelli, ci sono persone molto più competenti del sottoscritto per farlo, bensì sulle emozioni che questo gioiellino mi regala ad ogni sessione di gioco.
Alla cieca
PSVR2 è la mia prima esperienza con la realtà virtuale, pertanto non avevo minimamente idea di cosa avrei potuto effettivamente farci e soprattutto di come avrebbe reagito il mio fisico.
Per evitare ogni forma di influenza esterna, ho inoltre deciso di non leggere nessun articolo/recensione né sul visore, né sul gioco Horizon Call Of The Mountains, il cui codice per il download era compreso nel bundle acquistato.
Installazione e configurazione iniziale
L’installazione è estremamente semplice, è stato sufficiente connettere il cavo USB C alla presa frontale della PS5 e seguire le istruzioni passo-passo che compaiono a video e sul visore (l’unica difficoltà incontrata in questa fase è stata quella di trattenere il sorriso!).
Dopo aver regolato distanza delle lenti, offset orizzontale e serraggio dell’archetto, è stato il momento di impostare l’area di gioco. L’operazione è molto suggestiva e mi sembrava di essere in un film di fantascienza mentre innalzavo pareti virtuali tra gli ostacoli della stanza.
L’intera operazione è durata veramente una manciata di minuti e sono stato subito pronto ad immergermi nell’azione. Il caschetto non è pesantissimo ma nemmeno una piuma. Regolarlo al meglio sulla testa consente in ogni caso di “dimenticarlo” già dopo pochi minuti.
Dove sono le mie gambe?
Una volta avviato Horizon Call Of The Mountain è nato il secondo sorriso: le ambientazioni sono veramente spettacolari e ricordo ancora l’emozione nel guardarmi intorno mentre mi rendevo pian piano conto di essere proprio lì, all’interno del gioco! E il sorriso cresceva sempre di più…
Conclusa la sequenza iniziale, che si svolge a bordo di una barca e messi i piedi virtuali a terra, ho avuto il primo attimo di smarrimento: dove sono le mie gambe? Come faccio a muovermi? Questa sensazione mi ha accompagnato per tutte le prime ore del gioco, dove ogni due per tre entravo nei menu per ripassare o modificare i comandi.
Area di gioco
Lo spazio minimo per giocare dipende ovviamente dal titolo e modalità di gioco scelta.
Personalmente suggerisco almeno 2.5 metri x 2.5 metri di base, con soffitto sufficientemente alto per poter estendere completamente le braccia e consentire di dimenarle in ogni direzione (infatti ho dovuto rispostare la PS5 in sala per avere più spazio).
Altra cosa importante: l’area di gioco resta memorizzata sino a che non si cambia eventualmente stanza. Vi suggerisco di fare attenzione all’illuminazione: la luce naturale è quella che le fotocamere integrate prediligono, mentre ho riscontrato qualche problemino con luce bianca fredda molto forte e all’opposto, in condizioni di scarsa illuminazione. In questi casi il sistema esce temporaneamente dal gioco e ci riporta nella “realta”, vista attraverso il visore in bianco e nero. Stesso comportamento se si superano i limiti impostati, in questo caso si viene “avvisati” da pareti virtuali rosse che compaiono all’interno del gioco stesso.
Cavo
Il cavo in dotazione è abbastanza lungo da consentire sessioni in piedi senza troppi intoppi, tuttavia limita un po’ i movimenti, soprattutto quando ci si volta di spalle.
Non è un grosso problema per quel che mi riguarda ma certo, se il visore fosse stato completamente wireless sarebbe stato decisamente meglio. In ogni caso suggerisco di acquistare una prolunga USB C da almeno 2 metri.
Controller
I controller sono sicuramente uno dei pezzi forti del set: leggerezza, ergonomia fantastica ed ottima risposta ai comandi.
La posizione dei tasti è studiata molto bene ed i movimenti per raccogliere ed impugnare oggetti nei giochi restituiscono sensazioni molto naturali.
L’unico problema è quello di dover ricreare gli automatismi costruiti negli anni di gioco, in quanto i pulsanti, per forza di cose, risultano splittati sui due controller.
Il grado di coinvolgimento e il feedback ricevuto dipende molto dal gioco, magari ve ne parlerò più in dettaglio in un prossimo articolo.
Audio
Il PSVR2 ha in dotazione una coppia di auricolari “in ear”niente male. Il suono è sicuramente avvolgente e grazie all’audio 3D si riesce a distinguere molto bene la direzione di provenienza, scoprendo ulteriori denti nel sorriso!
Probabilmente in futuro acquisterò dei supporti ad archetto o un paio di cuffie vere e proprie, in quanto mi capita spesso di perderli durante le sessioni di gioco.
Autonomia
Essendo connesso via cavo, il visore non ha problemi di autonomia e può essere utilizzato in maniera ipoteticamente indefinita. Discorso differente per i controller che, dopo i primi cicli di ricarica, garantiscono circa 3 ore, quasi sempre sufficienti a coprire le mie sessioni di gioco.
Motion sickness, questo invisibile nemico…
Sino ad ora ho avuto modo di provare solo una manciata di giochi, due completi: Horizon Call of The Mountains e The Walking Dead: Saints and Sinners, più diverse demo. Devo dire di non aver fortunatamente sofferto di motion sickness, escludendo alcuni momenti di leggera perdita di equilibrio nella percorrenza di scale o dislivelli. Il trucco che ho adottato per ridurre al minimo il fenomeno è stato quello di cercare di distendermi, piegarmi o raggomitolarmi a seconda dell’azione, in modo da restituire al corpo, anche in forma minima, le sensazioni che si vivrebbero nella realtà. Per quella che è la mia personale esperienza, la cosa peggiore quando si gioca in piedi, è restare immobili, soprattutto quando ci si muove utilizzando la levetta analogica.
Modalità cinema
Una delle (molte) caratteristiche delle quali non ero a conoscenza, è la possibilità di utilizzare il visore come maxischermo (credo si arrivi indicativamente ad un massimo di 150 pollici). In questa modalità è possibile godere dei contenuti “standard” come giochi non VR, film ed altre app in un modo del tutto nuovo. Se giocate prevalentemente in solitaria, potete tranquillamente utilizzarlo in completa sostituzione della TV, godendo di una diagonale schermo spropositata con colori e risoluzione pazzesca.
Ma in fondo ne vale la pena?
La risposta è ovviamente soggettiva ma a mio avviso, se si ha disponibilità e spazio a sufficienza per giocare… assolutamente sì!
Qui non si tratta più di “fare una partita” o “giocare ad un’avventura”, qui si tratta proprio di vivere il videogioco!
Lo sconsiglio solo a chi soffre di problemi alle gengive o di denti sensibili, in quanto la loro superficie rimarrà scoperta in un ampio sorriso per tutta la sessione di gioco.
BONUS CONTENT [Video]
Fatevi quattro risate alle mie spalle!
E voi?
Avete già avuto esperienze con la realtà virtuale?
L'acquisto di un visore è nei vostri piani?
Attendo i vostri commenti... ma non spingete troppo mi raccomando!
Un saluto dal vostro caro crazyjimmy che vi ricorda sempre che: invecchiare è brutto... ma l'alternativa è peggio!
...CONTINUA?
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