
Parte 3: Dai sistemi multimediali al PC
Ciao a tutti amici umarelli,
con la terza puntata del nostro viaggio, metteremo temporaneamente da parte le console e ci dedicheremo a due sistemi che, per ragioni differenti, hanno lasciato il segno.
In questo particolare periodo della mia vita avevo un po’ più di disponibilità economica, grazie ad un investimento in FIAT andato a buon fine.
L’investimento mi ha fatto sì guadagnare qualche soldino, ma anche rimediare una frattura scomposta a tibia e perone, qualche giorno in ospedale e due mesi di ingessatura… ma lasciamo stare!
E con due soldi in mano quale è stata secondo voi la prima tappa? Ebbene sì, il mio negozio di videogiochi preferito!
CDTV - Lemmings

Se non ricordo male siamo a settembre 1992 ed era un tardo pomeriggio di venerdì, il giorno della settimana lo ricordo benissimo.
Mi trovo all’interno di “Videogames”, questo era il nome del mio rivenditore di fiducia e su uno schermo stanno girando le immagini tridimensionali di un terreno montuoso, tremendamente realistico per l’epoca, proprio da mascella per terra per rendere l’idea!
Quale macchina era così evoluta da far girare una grafica tridimensionale così spettacolare? Ebbene signore e signori, il Commodore CDTV! Tra l’altro era esemplare unico, quindi che fai, lo lasci lì? Giammai! E come potrete immaginare, sono uscito dal negozio con questo nuovo “giocattolino”, che se non ricordo male era in bundle con un’enciclopedia ed il CD di Lemmings, acquistato a parte.
Non stavo più nella pelle! Perciò arrivato a casa apro la scatola e tiro fuori il contenuto. Un attimo, cos’è quel libricino? Ah, le istruzioni! Ma no, non ho tempo di leggerle adesso, tra poco è ora di cena e voglio far esplodere qualche cavia dai capelli verdi prima di mangiare!
Connetto tutti i cavi, posiziono le batterie nel telecomando, inserisco il CD di Lemmings ed accendo il CDTV.
La schermata resta fissa sullo startup screen, ma il gioco non viene caricato… che cosa strana! Ok, magari è difettoso, provo a rimuoverlo ed inserirne un altro mi dico… ma c’è un problema, il supporto non viene espulso… panico!
Torno a frugare nella scatola e trovo un CD contenuto in una strana custodia… leggo il fogliettino contenuto al suo interno e scopro che lo strano involucro, non è altro che il “caddy” (nome che ho imparato a più di trent’anni di distanza grazie a Magnum CD-i). Fondamentalmente nel CDTV i dischi non andavano inseriti “nudi”, bensì all’interno di quel maledettissimo accrocchio.
Dopo una nottata piena di incubi (il sistema multimediale da solo costava oltre novecentomilalire), il sabato mattina il CDTV è ritornato in negozio per direttissima.
Il commesso riuscì miracolosamente a rimuovere il supporto grazie ad una banale pinzetta, raccomandandosi di non ripetere più un errore simile e soprattutto di leggere le istruzioni. Ecco, sul primo punto gli ho dato retta, non è più accaduto, ma le istruzioni… beh, è più forte di me, continuo a non leggerle ancora oggi!
Alla fine, grazie al caddy, sono riuscito a far saltare in aria i lemmings e poi, nei mesi successivi, ho acquistato anche titoli tra cui “Defender of the Crown” e soprattutto “Sim City”, che ricordo ancora oggi come la versione più bella a cui abbia mai giocato.
PC - F117-A Nighthawk Stealth Fighter

E’ passato oltre un anno dall’acquisto del Commodore CDTV. Siamo nel 1993 e frequento il primo anno di scuole superiori all’istituto tecnico per geometri, in una classe “sperimentale” dove, tra le altre materie, si studiano anche fondamenti di informatica.
La cerchia degli amici si è allargata, con Amiga e Mega Drive gioco sempre meno e passo i pomeriggi su Super Mario Kart, al terzo posto tra i miei videogiochi preferiti di sempre.
Uno dei miei nuovi conoscenti possiede un PC, un 286 per l’esattezza ed ha da poco installato un nuovissimo simulatore di volo della Microprose: F117-A Nighthawk.
Perdonatemi se faccio l’ennesimo passo indietro, ma sin da piccolo ho sempre amato gli aerei ed ho incrociato per la prima volta un simulatore di volo già dai tempi del Commodore 64, si chiamava “Aereo di linea”, ma mio padre lo chiamava “il gioco del DC-9”.
La passione per il volo è cresciuta di pari passo con l’età e su Amiga ho letteralmente consumato F/A 18 Interceptor ed F15 Strike Eagle II, mentre ho trovato delle difficoltà su titoli più complessi come Airbus A300 (ma lì bisognava veramente leggere le centinaia di pagine del manuale, anche solo per pianificare il volo).
Torniamo al presente, anzi, al passato. Ho iniziato un nuovo percorso formativo, tra le materie c’è anche l’informatica… ho bisogno di un PC!
E fu così che i miei genitori mi acquistarono un PC “per studiare”: 386 DX 25 MHz di marca Compaq, con 4 MB di RAM, Hard Disk da 40 Mb, lettore floppy 3.5 e scheda SVGA. A livello software veniva fornito con Compaq-DOS 5.0 (avete letto bene, non era MS-DOS) e Windows 3.1 (ed ancora oggi ricordo quanto mi divertivo ad utilizzare il “registratore di suoni”).
Iniziai subito a "studiare", imparando a creare le cartelle “C:\MPS\F117” ed installare il gioco. La prima volta che l'ho non avevo ancora la scheda audio e ricordo che gran casino facevano i motori, riprodotti dal PC Speaker. La grafica era bellissima ai miei occhi e (letteralmente) sorvolavo sulle montagne a forma di piramide con texture inesistenti. Ma poco importa, per me era bellissimo. Qualche settimana dopo ho acquistato una scheda Sound Blaster, che mi ha finalmente permesso di godermi il sonoro. La musica della presentazione mi sta rimbombando in testa proprio in questo momento ed è stato veramente emozionante sentirla per la prima volta.
Negli anni successivi sono poi passato ad un 486 DX4 100 MHz (per “studiare” Formula One Grand Prix), effettuando poi un upgrade sino al Pentium 166 MHz quando mi resi conto che, il successivo GP2, non girava alla massima risoluzione. Devo dire che il PC negli anni e con le sue evoluzioni, mi ha regalato tanto divertimento, soprattutto in ambito simulazioni. Oggi invece, passandoci il 100% della mia giornata lavorativa, provo un senso di repulsione ed evito anche solo di accenderlo quando sono a casa, a meno che non debba lavorare al podcast!
E voi?
Avete mai pensato di acquistare un sistema multimediale?
Che rapporto avete oggi col PC?
Attendo i vostri commenti... ma non spingete troppo mi raccomando!
Un saluto dal vostro caro crazyjimmy che vi ricorda sempre che: invecchiare è brutto... ma l'alternativa è peggio!
...CONTINUA?

No aspe', ci devi spiegare che vuol dire che hai guadagnato tramite un investimento fiat quando andavi ancora alle medie... comunque mai avuto un cdtv (me sa che l'hai avuto solo te e Pier appunto) ma ai tempi mi sa che mi sollazzavo con l'amiga.... Io alle medie ho avuto modo di smacchinare un po col PC "aziendale" di un mio amico alle medie (un bel 286 con scheda audio!!!) e poi con un orrendo portatile, sempre 286, con schermo cga a cristalli liquidi verdi (un orrore ma zack mckraken ci girava!!!). Il mio primo PC serio fu un 486 dx 66 (che per i tempi era già vecchio e superato), niente di che comunque decoroso...
Non conosco nessuno, eccetto Pier (ma lui è un caso patologico) che abbia mai avuto un sistema multimediale. Dal momento che non mi sono mai interessato a certi sistemi, ti chiedo invece: hai qualche consiglio per un investimento? HAHAHAH!!!